La Cyber Security sembra una tematica lontana, destinata solamente ad esperti e oscuri hacker. Tuttavia non c’è considerazione che potrebbe essere più erronea. La sicurezza informatica riguarda tutti noi.

Non c’è ambito della vita umana che non sia a contatto con la realtà digitale. Dalla singola persona fino alle più grandi realtà industriali ed agli stessi stati. Il pericolo è sempre dietro l’angolo e ha mille forme diverse che si possono manifestare in eventi gravissimi: Dall’adolescente vittima di Cyber-bullismo che si suicida, al computer di casa sorvegliato a distanza al fine di rubare i dati di una carta di credito fino ai più complessi furti di disegni industriali. La lista degli esempi è molto lunga ed ora, con il sempre crescente sviluppo delle Internet of Things – IoT, oggetti intelligenti, le insidie si moltiplicano esponenzialmente.

Come proteggersi da queste minacce spesso invisibili e non tracciate? Le esigenze di sicurezza variano a seconda delle diverse situazioni. Chiunque però deve porsi una serie di domande tra cui in primis spicca se sia stata fatta una analisi del rischio o meno.

Sia che sia un semplice utente o una complessa realtà aziendale è necessario chiedersi a che rischi si sia sottoposti e come proteggersi. In particolare le aziende sono pronte a prevenire ed eventualmente gestire un incidente o un attacco informatico? Hanno calcolato l’impatto legale ed economico di un simile avvenimento?

La cultura della Cyber Hygiene, igiene informatica, purtroppo è tutto fuorché comune.

L’attenzione alla sicurezza non esiste e siccome la forza della catena è quella del suo anello più debole è facile immaginare che, vivendo in realtà sociali complesse, ci sia sempre qualcuno con la guardia troppo bassa.

Il 2018 vedrà scattare gli obblighi derivanti dal nuovo Regolamento EU sulla Privacy oltre che tutta una serie di interventi mirati ad implementare la sicurezza delle infrastrutture. Su questo l’Unione Europea è in prima linea e all’avanguardia con un pacchetto di misure ed obbiettivi dettati dalla Agenda Digitale.

In periodo storico in cui ci sono partiti politici che promuovono le divisioni è invece quanto mai fondamentale unire ed uniformare. Le divisioni, a livello normativo e quindi conseguentemente degli apparati giudiziari, giovano solamente ai criminali informatici che possono attaccare da molto lontano e con una rapidità che è incontrastabile in un contesto di normative e organi di polizia difformi e non unificati.

La presa di coscienza del rischio e della necessità imprescindibile di prestare attenzione è il primo passo verso un primo efficace contrasto all’attività criminale.

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