Il prossimo primo di agosto, dopo quasi un secolo e mezzo di vigenza, l’attuale Codice Civile lascerà il passo al Codice Civile e Commerciale unificato. Quest’ultimo, approvato dal Parlamento nell’ottobre del 2014, quale frutto di un lavoro pluriennale, è un nuovo sistema che non è esente da punti controversi e comporta un cambio rilevante nell’attuale configurazione giuridica dell’Argentina.

Bisogna innanzitutto evidenziare che, per la prima volta nella sua storia, la materia civile e commerciale sarà regolata in un unico corpo, senza pregiudizio per il permanere in vigore di alcune norme aventi carattere speciale come, a titolo di esempio, la Legge delle Società Commerciali e degli Enti Finanziari, assieme a molte altre. Il nuovo Codice è stato redatto da una Commissione di Giuristi che hanno portato il Progetto Preliminare al Potere Esecutivo, che, a sua volta, ha apportato delle modifiche prima di inviarlo al Congresso per la discussione e successiva approvazione.

Le principali novità che si possono menzionare che siano di interesse per le imprese sono:

• La possibilità di estinguere obbligazioni contratte in valuta straniera attraverso l’equivalente in moneta locale. Nell’ordinamento attualmente vigente (dal 1991) i debiti in valuta devono essere necessariamente essere estinti con valuta della medesima specie.

• La regolamentazione espressa dei contratti per adesione e contratti al consumo. Questa normativa è complementaria rispetto alla normativa esistente in materia di protezione del consumatore.

• L’unificazione della regolamentazione dei contratti che, al momento, possono essere civili o commerciali, come la compravendita, la locazione, il mutuo, la cauzione, etc.

• L’inclusione del Codice di figure contrattuali regolate da normativa specifica, tra gli altri: il leasing, il fedecommesso, i contratti associativi, il franchising e l’arbitrato.

• Il termine generico di prescrizione delle obbligazioni si accorcia a cinque anni. Le azioni di indennizzo derivanti da responsabilità civile si prescriveranno in tre anni.

• La creazione della società unipersonale, mediante l’eliminazione del requisito della pluralità dei soci per la formazione di una società commerciale.

Alcune delle modifiche menzionate implicano notevoli cambi di modello che richiederanno certamente un processo di adattamento sia per gli operatori giuridici che per gli imprenditori. La corretta implementazione della riforma comporterà pertanto uno sforzo cosciente da parte dello Stato, delle Università e dei collegi professionali che permetteranno la diffusione della conoscenza della nuova normativa e garantiranno uno standard minimo di sicurezza giuridica per i vincoli giuridici in corso.

Notizia in collaborazione con il nostro corrispondente in Argentina.

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